top of page
vivai-donato-crespina-lorenzana-215-2880w.jpg

Tecniche fondamentali per una buona viticoltura

Chiama il  +39 050 643919 per informazioni sui prodotti

Se desideri impostare un ottimo vigneto, dovrai seguire pochi, ma fondamentali punti illustrati dagli esperti in viticoltura dei Vivai Donato a Cenaia. Dalla scelta del sito, tenendo conto delle caratteristiche del terreno, fino alla messa a dimora delle barbatelle, attraverso la sistemazione e lo smaltimento idrico, la concimazione di fondo, lavorazioni e squadro del terreno e la messa a dimora: di seguito potrai entrare maggiormente nel dettaglio di ogni fase.

vivai-donato-crespina-lorenzana-219-2880w.jpg

Smaltimento idrico

La prima operazione fondamentale, per garantire un ottimo smaltimento delle acque superficiali, è il livellamento del terreno. Questa operazione è molto importante per gli ambienti collinari in quanto non solo permette l’accesso in sicurezza dei mezzi da lavoro, ma in materia di tutela ambientale, limita l’erosione dovuta al ruscellamento delle acque e le frane dovute a fenomeni di ristagno. In pianura, invece, i campi devono essere opportunamente baulati e avere scoline, o fossati, che consentono un veloce smaltimento dell’acqua piovana.

Concimazione di fondo e sistemazione terreno

Nella viticoltura, per eseguire la concimazione di fondo, viene utilizzato del letame bovino maturo in quanto svolge importanti funzioni come:

  • Sviluppare l’apparato radicale delle giovani barbatelle, che non saranno più direttamente raggiungibili una volta eseguito l’impianto

  • Migliorare la struttura del terreno

  • Aumentare l’aerazione e la capacità di ritenzione idrica grazie alla riserva di micro e macro elementi

  • Migliorare l’assorbimento di elementi minerali

​​

Dopo la concimazione, il terreno andrà smosso, si susseguiranno la ripuntatura del terreno in profondità e un’ aratura superficiale, entrambe eseguite quando il terreno è in tempera.

​

Prima di procedere alla messa a dimora delle barbatelle sarà necessario affinare e sminuzzare il terreno superficiale eseguendo due erpicature, così da facilitare l’aderimento e l’attecchimento dell’apparato radicale delle giovani barbatelle.

Tractor-plowing-farm-sky-clouds_m-2880w
GettyImages-968948714-2880w.jpg

Squadro e messa a dimora

Lo squadro del vigneto può essere realizzato usando diversi sistemi: dal vecchio teorema di Pitagora, allo squadro agrimensorio, all’uso di sistemi topografici e ai moderni sistemi gps integrati che danno la possibilità di rilevare l’appezzamento e realizzare il progetto d’impianto tramite l’utilizzo del computer. La messa a dimora può avvenire tramite sistemi manuali o meccanici: nel primo caso, avviene per piccoli appezzamenti; nel secondo, si permette di abbattere i costi della manodopera ottenendo comunque buoni risultati di attecchimento e sviluppo delle giovani barbatelle. 

Criteri di adattabilità ai terreni delle barbatelle

Per avere informazioni sui criteri di adattabilità ai terreni delle barbatelle devi tenere in considerazione i parametri che variano in base ai vitigni portinnesto, alla tipologia di terreno, al grado di vigoria, alla resistenza ai nematodi e alla resistenza al calcare.

vivai-donato-crespina-lorenzana-220-2880w

Conservazione della barbatella: dal vivaio al trapianto 

Il vivaio ti offre barbatelle paraffinate e confezionate in scatole di cartone specifiche, idonee alla conservazione. Queste dovranno essere conservate in locali freschi, con temperatura inferiore agli 8° C, e non vanno aperti fino al momento dell’impianto. Prima dell’impianto, le barbatelle vanno immerse in acqua per almeno 10 ore, per permettere la reidratazione dei tessuti dopo il periodo di conservazione. Se il metodo di impianto lo consente, lascia le radici lunghe 8/10 centimetri e il punto di innesto di almeno 5 centimetri sopra il livello del terreno, evitando così fenomeni di asfissia radicale. È necessario poi comprimere bene il terreno intorno alle radici per non permettere che si asciughino. Se la temperatura è molto alta o la stagione è molto ventosa, le barbatelle vanno annaffiate abbondantemente. Particolare attenzione deve essere posta al controllo dei primi germogli che sono facilmente attaccati da acari e tripidi, qualora ciò si verifichi, è necessario un tempestivo trattamento.

vivai-donato-crespina-lorenzana-019-1920w

Per una consulenza dettagliata sulle tecniche d'impianto delle barbatelle, visita la sede in Via Livornese 12 a Cenaia

bottom of page